"Mi dicevo 'domani vado a rinnovarla'. Poi domani è diventato dopodomani e dopodomani è diventato dopodomani ancora e alla fine mi hanno fermata e multata' I carabinieri mi hanno detto che non avrei potuto più guidare e ho risposto loro che avrei scritto per protesta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella". La sua Panda è adesso in mano alle autorità, "ma vado a riprendermela", afferma Giose "Intanto ho già ordinato una piccola Vespa in una concessionaria a Ferrara. L'ho usata per vent'anni, so fare a guidarla. Arriva a giorni".
"Fuori fino a tarda notte" "Prenderò il motorino perché voglio essere autonoma ma ora vado in bicicletta: non voglio rinunciare alle mie amicizie" aveva spiegato Giose nei giorni scorsi. Al Corriere della Sera racconta anche la sua giornata tipo: "Alla mattina svolgo le faccende di casa poi, nel pomeriggio, dopo pranzo, vado a Bondeno con la bicicletta, a trovare le mie amiche e a mangiare i pasticcini in una pasticceria molto buona. Vado là, mi siedo con la mia Coca Cola e faccio la ricca signora. Per ora di cena rientro a casa e alla sera esco di nuovo. A volte torno a casa anche alle 2 di notte". Giose racconta di non essersi mai sposata e di aver lavorato a lungo in fabbrica e in uno zuccherificio della zona. A chi le chiede qual è il segreto per arrivare così in gamba alla sua veneranda età, l'arzilla ultracentenaria spiega: "Niente roba grassa. A 40 anni bisogna lasciare lì perché si crea solo colesterolo nel sangue. E mezzo bicchiere di vino. Mi prende subito alla testa e quindi ne bevo poco".
]]>Le motivazioni della Corte d'Appello Fontana è stato condannato all'ergastolo in Appello dopo la condanna a 30 anni in primo grado. "L'imputato - si legge nel testo - non ha mai avuto difficoltà nel rappresentarsi che l'ostacolo alla prosecuzione dell'amicizia con Carol Maltesi non era la sua professione", ma il fatto che la 26enne avesse allacciato una nuova storia con un altro uomo. I giudici hanno riconosciuto e confermato le aggravanti della "crudeltà" e della "premeditazione", escluse in primo grado. Lo scorso 21 febbraio, la Corte d'assise d'appello ha condannato all'ergastolo Davide Fontana per l'omicidio della 26enne. Il bancario 44enne di Milano l'11 gennaio 2022 uccise a Rescaldina la 26enne, con la quale aveva avuto una relazione: 13 martellate e una coltellata con la donna legata. Carol era stata imbavagliata con lo scotch e incappucciata mentre i due filmavano un video hard, che lui stesso le aveva commissionato attraverso un finto profilo social per venderlo su una piattaforma online di contenuti pornografici.
Premeditazione e crudeltà La Corte, presieduta dalla giudice Ivana Caputo, aveva accolto il ricorso del sostituto procuratore generale di Milano, Massimo Gaballo, e riformato la sentenza di primo grado della Corte d'assise di Busto Arsizio che il 12 giugno 2023 lo aveva condannato a 30 anni per omicidio, soppressione e occultamento di cadavere, escludendo però le aggravanti più pesanti ed evitandogli la pena del carcere a vita. Le motivazioni del primo verdetto suscitarono polemiche, in particolare per il passaggio in cui Carol Maltesi veniva definita "disinibita". Nei giorni scorsi i giudici hanno riconosciuto che l'omicidio fu premeditato e commesso con crudeltà. Con la sentenza la Corte ha stabilito un risarcimento di 168mila euro per la madre della vittima e una provvisionale da 180mila euro per il figlio di 7 anni di Carol, parti civili coi legali Anna Maria Rago e Manuela Scalia.
Il delitto Il corpo fatto a pezzi di Carol Maltesi fu rinvenuto in sacchi neri dell'immondizia, per cercare di dare un nome a quel corpo, i carabinieri aveva diffuso una descrizione di alcuni dettagli che potessero contribuire a identificare ciò che restava del corpo. Fontana, infatti, il giorno successivo all'omicidio, comprò un'accetta e un seghetto per fare a pezzi il cadavere della 26enne. L'uomo tentò di bruciarla e di togliere i lembi di pelle con i tatuaggi riconoscibili e nascose il corpo depezzato, dopo averlo congelato in un freezer acquistato online all'interno di 5 sacchi neri.
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La corsa in ospedale e il ritardi nella diagnosi Il 5 giugno 2017 il bimbo, che all'epoca aveva 4 anni, si era sentito male dopo aver mangiato un pezzo di formaggio "Due Laghi" contaminato dal batterio escherichia coli: era stato quindi portato all'ospedale di Cles (Trento) ed era rimato in osservazione per diverse ore prima di essere trasferito al Santa Chiara vista la gravità del suo caso. E qui la pediatra, nonostante la richiesta della collega, si sarebbe rifiutata di visitare il bimbo, causando un ritardo nella diagnosi della malattia di Seu, sindrome emolitico-uremica di cui è affetto il piccolo.
Il papà del bimbo: "La dottoressa disse di essere stanca" In un'intervista al Corriere della Sera, il padre del bimbo ha ricordato quella tragica giornata: "Mio figlio dopo aver mangiato il formaggio si è sentito subito male, siamo corsi prima all'ospedale di Cles poi a Trento. Al pronto soccorso pediatrico, la dottoressa che lo visitava ha chiesto un consulto alla pediatra, che però le ha risposto: non adesso, sono stanca è tutto il giorno che corro. L'abbiamo sentita noi".
Il formaggio era consigliato per i bambini Da parte della famiglia, spiega ancora l'uomo, "c'è molta rabbia verso la dottoressa" perché "quei tre giorni sono stati importanti, ma la colpa principale rimane del caseificio. Se mio figlio non avesse mangiato quel formaggio starebbe bene. Eppure era un prodotto consigliato proprio per la merenda dei bambini".
L'operazione per appendicite Dal racconto di Gian Battista Maestri emerge che il piccolo venne operato di appendicite: "Ma non si trattava di quello, se la pediatra l'avesse visitato, almeno non l'avrebbero operato in quelle condizioni e magari non sarebbe peggiorato", ha detto.
"Mia moglie si è licenziata e lo gestisce giorno e notte" Dopo l'intervento il piccolo è entrato in coma ed è stato un mese in terapia intensiva all'ospedale di Padova e poi per un anno in una clinica riabilitativa di Conegliano. Qui è stato spiegato alla famiglia come gestirlo a casa, dal momento che si trovava ormai "in uno stato vegetativo insanabile". "Mia moglie si è licenziata e da quel momento lo gestisce giorno e notte: 47 farmaci al giorno, uno ogni ora e mezza", spiega il papà.
Una battaglia per gli altri Gian Battista Maestri racconta che per suo figlio ormai non c'è più nulla da fare: "La malattia non si ferma e lui è sempre più grave. L'ultimo ricovero è stato due settimane fa. Ma la battaglia che conduciamo è per gli altri". E per far ritirare il marchio di qualità per un prodotto che è stato conferito recentemente al caseificio che ha produsse il formaggio fatale per il figlio.
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Il tribunale ha stabilito che il proprietario del sito ha agito in violazione delle leggi sulla concorrenza sleale, causando cosi' un danno sia ad Amazon sia ai suoi clienti.
La sentenza del tribunale di Milano ha rivelato come il sito Realreviews.it offrisse ai potenziali recensori un rimborso completo dei prodotti acquistati se avessero pubblicato e fornito la prova di una recensione a 5 stelle. "L'azione legale fa parte - spiega l'azienda - di una più ampia e continua attività di Amazon volta a contrastare le recensioni false a livello globale. L'anno scorso Amazon ha preso provvedimenti nei confronti di 44 malfattori in Europa, promuovendo nove nuove azioni legali in Spagna, Germania e Francia".
"La sentenza del Tribunale di Milano segna una tappa importante nella nostra lotta per proteggere i clienti dalle recensioni false. Il nostro obiettivo è assicurare che ogni recensione sullo store di Amazon sia affidabile e che rifletta le reali esperienze dei consumatori", ha detto Claire O'Donnell, Direttore di Selling Partner Trust & Store Identity di Amazon.
Nel 2015, Amazon ha promosso la prima causa contro i broker di recensioni false e da allora ha creato team globali composti da avvocati, investigatori esperti e analisti per perseguire i broker di recensioni false per vie legali, bloccando cosiì il fenomeno alla fonte.
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"Striscia la Notizia" indaga sugli appartamenti per turisti a Napoli presenti sui portali online e scopre bed & breakfast abusivi nelle case popolari del comune. L'attività, che spesso registra il tutto esaurito, parte da un minimo di 100 euro a notte e gode di ottime recensioni da parte di ospiti spagnoli, americani, polacchi, francesi e colombiani. Ma che ci fa un attività ricettiva costruita negli stabili del comune' L'inviato del Tg satirico si è recato sul posto, nello stabile di edilizia popolare costruito nel post terremoto per documentare l'attività ricettiva sistemata in un deposito con una finestra ricavata dal restringimento dell'ingresso, il tutto monitorato da videocamere di sorveglianza.
Luca Abete ha contattato il numero disponibile sul sito e chiesto spiegazioni ai responsabili. "Ha ragione è una casa popolare ma stiamo chiudendo. Sono io il responsabile" ha detto l'uomo invitando l'inviato ad accomodarsi fuori. All'arrivo degli agenti della municipale l'uomo viene invitato a mostrare i documenti mentre gli appartamenti vengono messi sotto sequestro penale preventivo. "C'è stata un'attività di polizia giudiziaria che ha portato al sequestro dell'immobile e alla denuncia per gli occupanti che erano abusivi e quindi sono stati sanzionati amministrativamente dalla polizia turistica" ha concluso il Maggiore Gaetano Vassallo della Polizia locale di Napoli.
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L'orrore in casa La storia, raccontata dal "Corriere della Sera", comincia con l'arrivo della 13enne al Sant'Anna di Torino, accompagnata dalla mamma. E' incinta e ai medici fa dichiarazioni confuse: dice che il papà del bambino è un compagno di scuola, o forse qualcuno conosciuto via social. La ragazzina viene ricoverata e, nella notte tra il 9 e il 10 luglio, il padre la raggiunge nella stanza d'ospedale, dove la costringe di nuovo a un rapporto sessuale. Emerge così la verità: quell'uomo, un filippino di 45 anni, da tempo violentava la 13enne, oltre a maltrattare e picchiare la moglie e gli altri figli. Ed è lui il padre del piccolo che la figlia porta in grembo. Subito per lui scatta l'arresto.
Abusi e violenze Gli esami del Dna sul feto confermano che il padre è lui, il piccolo nasce ad agosto e viene subito dato in adozione. Dall'inchiesta emerge che gli abusi sulla ragazzina cominciano almeno nell'autunno del 2022, che l'uomo picchia la moglie e gli altri figli. Scatta l'indagine, che coinvolge anche un'amica di famiglia: sarebbe stata lei a convincere la 13enne a non raccontare gli orrori a cui il padre la sottoponeva in casa.
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"Striscia la Notizia" torna a parlare del caos televoto alla finale di Sanremo 2024 dove a trionfare è stata Angelina Mango ai danni di Geolier. Il rapper napoletano aveva raccolto il 60% delle preferenze del pubblico a casa, contro il 16,1% dell'artista lucana, che nella classifica finale l'ha spuntata con il 40,3% a fronte del 25,2% complessivo di Geolier. Nel corso della serata sono però emerse anomalie nel televoto: anche alcuni artisti in gara hanno segnalato problemi tecnici.
A tornare sulla vicenda è l'inviato del Tg satirico che riferisce che i voti non registrati, secondo una fonte, sarebbero quasi 4 milioni, e si tratta di quelli trasmessi da un unico operatore telefonico. Un numero, quindi, destinato a crescere quando anche gli altri gestori comunicheranno i loro dati. I voti validi, ricorda l'inviato, sarebbero in tutto 1 milione e mezzo circa. Sul caso si è esposto anche il Codacons che ha chiesto spiegazioni alla tv di Stato che in risposta, ha fornito un link al proprio sito in cui non si trovano però pubblicati i numeri dei voti, ma soltanto le percentuali.
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Quasi un milione di nuovi cittadini in Europa In totale, nel 2022, nell'Ue sono 989.940 le persone che hanno acquisito la cittadinanza del Paese in cui vivono, con un aumento di circa il 20% (+163.100) rispetto al 2021. La maggior parte delle nuove cittadinanze (in numero assoluto) è stata concessa dall'Italia (22% del totale dell'Ue), seguita dalla Spagna (181.581 cittadinanze, pari al 18% del totale UE) e dalla Germania (166.640 cittadinanze, il 17% del totale UE). In Italia e' stato anche registrato il maggiore aumento di cittadinanze concesse ai residenti con CNI nel 2022 rispetto al 2021: +92.200, contro i +37.600 di Spagna e +36.600 di Germania. Le maggiori diminuzioni sono state, invece, osservate in Francia (-15.900), Paesi Bassi (-9.300) e Portogallo (-3.700).
I Paesi di provenienza dei nuovi italiani Nel 2022 sono diventati cittadini italiani soprattutto persone originarie di Albania (38mila), Marocco (31mila) e Romania (16mila). Questi tre Paesi rappresentano il 40% delle acquisizioni totali. Al quarto posto il Brasile (11mila), seguito da India, Bangladesh e Pakistan, che complessivamente hanno registrato 20mila nuove acquisizioni. In termini relativi, sono stati rilevati aumenti significativi rispetto al 2021 per argentini, brasiliani, moldavi e ucraini (dove le acquisizioni di cittadinanza sono piu' che raddoppiate).
Provenienza in Europa A livello europeo i principali Paesi di provenienza dei neocittadini Ue sono Marocco (112.700 cittadinanze concesse), Siria (90.400) e Albania (50.300).
La metà dei nuovi cittadini Ue ha meno di 31 anni Nel 2022, l'età media delle persone che hanno acquisito la cittadinanza nei Paesi Ue è di 31 anni. Lo Stato membro dove è più bassa l'età media dei neocittadini è la Grecia: qui la metà ha meno di 21 anni. Il Paese con l'età media più alta è, invece, Cipro (42 anni). Entrando più nello specifico, si evidenzia che il 39% delle persone alle quali è stata concessa la cittadinanza di un paese UE nel 2022 ha meno di 25 anni. Un altro 41% è di età compresa tra 25 e 44 anni, mentre quelli di 45 anni e oltre rappresentano il 20%. Tra coloro che hanno acquisito la cittadinanza di qualsiasi Stato membro dell'Ue, il 26% sono bambini di età inferiore ai 15 anni (0-14 anni). Le percentuali più elevate sono state registrate in Francia (34%), Lettonia (33%), Spagna (32%) e Belgio (31%).
Popolazione giovane di nuovi italiani Tra coloro che hanno acquisito la cittadinanza italiana nel 2022, il 26% sono ragazzi di età tra 0 e 14 anni. Se si considera anche la fascia di età 15-19 anni, si arriva a comprendere il 37% di tutte le acquisizioni. Quanto alla provenienza, i bambini tra 0 e 14 anni diventati italiani nel 2022 sono originari soprattutto di Pakistan (44%), Bangladesh (42%), Egitto (41%) e Marocco (39%). Le percentuali più basse si riscontrano tra i brasiliani (5%), gli argentini (7%) e gli ucraini (10%).
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Matteo Salvini commenta ai microfoni di "Quarta Repubblica" le elezioni in Russia vinte da Putin con l'87,29% dei voti, il risultato più alto ottenuto da un presidente eletto nella storia della Russia. "In Russia hanno votato, ne prendiamo atto, quando un popolo vota ha sempre ragione" dice il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture dopo aver presieduto a un evento a Milano organizzato dal gruppo Doppelmayr.
"Le elezioni fanno sempre bene, sia quando uno le vince sia quando uno le perde; io quando le perdo cerco di capire dove ho sbagliato e come fare meglio la prossima volta. I cittadini russi hanno votato e dobbiamo prenderne atto sperando che il 2024 sia l'anno della pace" conclude Matteo Salvini. Nel primo discorso dopo la rielezione, il capo del Cremlino ha lanciato diversi messaggi: ha citato dopo anni Navalny, ha aperto a colloqui con Kiev e ha avvisato la Nato che un intervento diretto porterebbe alla terza guerra mondiale. Nell'ultimo giorno di voto si erano formate code di elettori a numerosi seggi a Mosca nell'ora indicata per una protesta per Navalny e contro Putin.
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Vladimir Putin vince per la quinta volta le elezioni in Russia con l'87,28% dei voti, il risultato più alto nella storia del Paese. A commentare la vittoria del capo del Cremlino è a "Quarta Repubblica" Dmytro Kuleba, ministro degli esteri ucraino: "Putin è stato sempre lo stesso durante tutta la sua carriera di Presidente e non importa se la Russia tiene le elezioni o meno, i risultati si sanno prima e non cambia nulla per quanto riguarda le politiche pratiche perseguitate da Putin".
"Macron ha iniziato un ragionamento molto importante - spiega il ministro degli esteri ucraino - Ha fatto capire che quanto si sta facendo per fermare la Russia non basta. L'Italia è un partecipante attivo nell'aiutare l'Ucraina e la ringraziamo per la sua assistenza ma quando Macron parla della possibilità che gli scarponi degli eserciti Ue solchino l'Ucraina i leader europei si allarmano. Quello che voleva dire era di smetterla di fare missioni di addestramento fuori dai confini, ma di farle in qui".
Più che un problema di soldati, assicura Kuleba, Kiev sconta una grande sofferenza di mezzi. "Oltre alle tante parole spese per noi - dice Dmytro Kuleba - spero che i politici europei possano inviare la stessa quantità di droni e munizioni. È importante che tutti in Europa accettino l'evidenza che la guerra è ormai dentro l'Europa, non alla sua periferia. In Europa l'era della pace è finita. L'Europa deve prepararsi a combattere" conclude.
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Spuntano nuove testimonianze sulla strage di Altavilla Milicia, dove Antonella Salomone è stata torturata e uccisa insieme a due dei suoi tre figli dal marito Giovanni Barreca con l'aiuto di Massimo Carandente e Sabrina Fina. "Mattino 4" ha raccolto la testimonianza di un vicino di Sabrina Fina che ha raccontato le abitudini della coppia, nonostante si facessero vedere poco: "Le rare volte che li vedevo, magari uscivano la mattina - ha raccontato l'uomo al programma di Rete 4 -. Sabrina usciva sempre con lo zaino. L'ultima volta che ho parlato con loro li avevo visti un po' seccati".
Il vicino di Sabrina Fina e Massico Caradente racconta di aver parlato con i due prima della strage: "Mi dissero che avevano problemi con la figlia di Massimo - ha spiegato -. In particolare, il problema è che non gliela facevano vedere e che lui faceva il pazzo per questo". La mattina della strage, l'uomo non poteva immaginare quale fosse il motivo della visita delle forze dell'ordine: "Quel giorno mia moglie mi disse che, uscendo, aveva visto due carabinieri per le scale, quindi la prima cosa che abbiamo pensato è stato a un litigio nella coppia". E ancora, il vicino di quella che è stata ribattezzata la "coppia diabolica" parla della presunta malattia di Massimo Caradente: "Se era malato' Io so che era in una lista d'attesa - ha aggiunto -, non mi spiego come una persona malata si intrighi in una storia del genere".
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